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Intervenuto al podcast ‘Gas It Out’ condotto da Gavin Emmett e Neil Hodgson, Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) ha detto la sua su Toprak Razgatlioglu (PATA YAMAHA WorldSBK Official Team), sul trasferimento di Alvaro Bautista nel Team HRC e sulle opportunità che ha avuto per sbarcare in MotoGP™.

 

Ogni pilota presente in griglia di partenza ha le sue amicizie nello schieramento e il cinque volte iridato Rea non fa eccezione. Anche lui ha degli amici e dei rivali. Come si trova con gli altri britannici presenti in pista? Rea ha risposto: “Vado d’accordo con le persone ma come nella vita normale mi trovo meglio con alcuni piuttosto che con altri. La rivalità tra me e Tom Sykes (ora pilota del BMW Motorrad WorldSBK) è sempre stata una cosa all’interno della squadra. Si è trattato di gestire i nostri ego nello sviluppo della moto. È sembrato sempre che Tom volesse avere la moto in un modo e io la volessi nel modo opposto. C’era più rivalità tra i due capotecnici rispetto a quanta ce ne fosse tra me e Tom".

 

“Chaz Davies (ARUBA.IT Racing – Ducati) probabilmente è stato il rivale più grande che io abbia mai avuto, eccetto Alvaro Bautista l’anno scorso. Quando settimana dopo settimana gareggi così duramente con qualcuno non è sempre facile. Ci sono alcune cose di cui si parla sui mezzi di comunicazione e altre che vengono ingigantite, non è sempre semplice”. 

 

Dopo la stagione che nel 2019 lo ha visto esordire nel WorldSBK in sella a Ducati con cui ha reso la vita difficile a Rea, Bautista ha deciso di passare al Team HRC. In merito al trasferimento del pilota spagnolo Rea ha detto: “Il mio agente probabilmente ha parlato con Ducati ogni anno e quindi so che Chaz ora può contare su un ottimo pacchetto. A lui va gran parte di quel budget, quindi penso che Alvaro si sia sentito abbastanza sottovalutato dal fatto che a lui fosse destinata la parte che restava del budget relativo ai piloti. Ovviamente Honda non si è fatta sfuggire l’occasione e gli ha fatto una nuova grande offerta. Senza dubbio quando mettono il simbolo HRC sopra a qualcosa e ti dicono che fanno sul serio devi stare bene attento e pensare che faranno tutto alla grande. Forse non succederà nel 2020 ma penso che siano qui per provare a vincere. Non penso che sia una cattiva decisione”. 

 

Rea ha parlato anche del suo rapporto con Toprak Razgatlioglu (PATA YAMAHA WorldSBK Official Team) con cui ha lavorato quando la rivelazione turca guidava una Kawasaki. Il nordirlandese ha spiegato: “Il giovane Toprak è cresciuto all’interno della famiglia Kawasaki e ora è in Yamaha. Ho un debole per lui dato che il suo talento si notava già ai tempi della Superstock, in cui si trovava alla grande con la moto. L’ho sempre aiutato nel corso della prima stagione in Superbike – e ora quasi mi tocca rimpiangere di averlo fatto! Lui è il vero affare. Ho la sensazione di poter vincere altri titoli ma sento anche che lui sarà il prossimo”.

 

A Rea è stato chiesto anche se lui o Kawasaki, o entrambi, farebbero il salto in MotoGP™. Rea è stato chiaro, ha detto di non aver avuto molte opzioni per gareggiare nella classe regina. “Dubito che Kawasaki torni in MotoGP™. Sarebbe un sogno ma non se n’è mai parlato e non ho questa sensazione. Se ho avuto delle opzioni? Non molte a essere onesto. Sento le stesse cose, ‘sei qui e dovresti farlo’. In un mondo ideale mi piacerebbe molto andarci per fare ciò che desidererei. In passato non ci sono state troppe opzioni. Di sicuro niente di concreto. Penso che l’anno in cui Dani Pedrosa parlava di ritirarsi, credo fosse il fine settimana di Le Mans, Chuck (Aksland, il manager di Rea) stava provando a mettermi in sella alla moto Repsol - forse ero in scadenza di contratto con Kawasaki. Sarebbe stato bello andarci. L'accordo è finito nel dimenticatoio. sono stato messo in secondo piano. Mi sono reso conto che Jorge Lorenzo stava arrivando a un'intesa con Honda. A parte questo, Aprilia mi ha cercato in un’occasione e ci siamo visti. Ma io non ero molto interessato a quella ipotesi”.

 

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